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Magazzino fiscale: guida completa alla gestione fiscale delle scorte

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Il magazzino fiscale è uno strumento indispensabile per le aziende per una corretta gestione delle rimanenze.

Conoscere il valore delle rimanenze presenti in magazzino alla chiusura di ogni esercizio contabile è infatti fondamentale non solo per gli adempimenti fiscali, ma soprattutto per una corretta pianificazione industriale ed economica. Solo applicando tecniche di inventario professionali è possibile determinare in maniera precisa il valore del magazzino chiuso ed aperto.

In particolare, attraverso la gestione del magazzino fiscale è possibile:

  1. Valutare con precisione le rimanenze di fine periodo, elemento indispensabile per la redazione del bilancio annuale al fine di una corretta valorizzazione delle voci patrimoniali;
  2. Monitorare costantemente i livelli di magazzino confrontandoli con gli obiettivi prefissati, al fine di ottimizzare gli approvvigionamenti ed evitare sprechi;
  3. Calcolare con accuratezza il costo medio delle rimanenze ai fini IVA, facilitando il calcolo dell’imposta sul valore aggiunto dovuta allo Stato.

Per gestire in modo semplice ed efficace il magazzino fiscale è possibile affidarsi a piattaforme digitali appositamente studiate, come ad esempio https://fatturapro.click/. Questa soluzione permette di automatizzare gran parte delle operazioni tipiche di inventario come i movimenti in entrata e uscita, il calcolo del valore delle giacenze medie mensili, la stampa dei registri di carico e scarico e l’allineamento dei dati con la contabilità generale. Inoltre la conservazione digitale dei documenti a norma AgID garantisce la corretta archiviazione di tutte le scritture per i successivi controlli fiscali.

Gestire correttamente il magazzino fiscale tramite soluzioni digitali avanzate è fondamentale per le aziende al fine di ottimizzare la gestione delle rimanenze e ottemperare agli adempimenti fiscali in modo efficace e sicuro.

Magazzino fiscale come funziona e cos’è

Il magazzino fiscale è la procedura contabile che permette di controllare e calcolare il valore delle rimanenze nel magazzino di un’azienda, registrando tutti i movimenti in entrata ed in uscita.

Nello specifico, per “magazzino fiscale” si intende la corretta contabilizzazione delle scorte ai fini fiscali. Quindi la contabilità di magazzino è fondamentale affinché un’azienda possa determinare in maniera precisa ed attendibile il valore delle proprie rimanenze nel bilancio civilistico.

Tale obbligo di tenuta della contabilità di magazzino riguarda le aziende che superano determinati parametri di fatturato e valore delle rimanenze per 2 esercizi consecutivi, come stabilito dalla normativa civilistica e fiscale italiana.

Magazzino fiscale: gli obblighi contabili

L’obbligo della corretta tenuta della contabilità di magazzino, comunemente definita come scritture contabili ausiliarie di magazzino, è disciplinato dalla normativa fiscale italiana contenuta nel DPR 600/73 e nel TUIR.

Tale obbligo grava su determinate tipologie di imprese commerciali che superano specifiche soglie dimensionalmente rilevanti per almeno due esercizi consecutivi. Fino al 2021 i valori di riferimento per i ricavi e le rimanenze erano espressi in lire, come stabilito oltre vent’anni fa.

Con il decreto fisco-lavoro 146/2021 si è provveduto a convertire tali importi in euro, apportando solo lievi variazioni rispetto ai precedenti valori: la soglia dei ricavi è stata abbassata di 569 euro portandola a 5.164.000 euro annui, mentre quella delle rimanenze è stata alzata di 67.086 euro attestandosi a 1.100.000 euro.

L’obbligo scatta nel momento in cui l’impresa supera contemporaneamente entrambe queste soglie per due bilanci consecutivi. Viceversa, l’obbligo può decadere se i parametri non vengono superati per due esercizi seguenti, a partire dal primo periodo d’imposta successivo. Per le imprese con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, i ricavi devono essere riportati su base annuale ai fini del calcolo, mentre non è previsto alcun ragguaglio per le rimanenze. In sede di accertamento il superamento del 15% della differenza tra valori dichiarati e accertati non fa scattare l’obbligo.

Sono tenuti le scritture ausiliarie di magazzino gli esercenti attività commerciale in forma individuale, societaria o cooperativa, mentre ne sono esonerati i soggetti che esercitano attività commerciale in maniera non professionale o abituale.

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